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Traduttori - Nitrogeno

Quante volte nei film e telefilm di azione o di fantascienza sentiamo parlare del nitrogeno! Come, non molte? Meglio così, perché, in realtà, il nitrogeno non esiste.

 

Ma sicuri di non averne sentito parlare mai? Neanche del famoso nitrogeno liquido? Come? Si sta accendendo la famosa lampadina? Sì, stiamo parlando proprio dell'azoto, il buon caro vecchio azoto che, tra l'altro, costituisce circa il 78% della nostra atmosfera.

 

Perché, allora, chiamarlo nitrogeno? Perché è la traduzione più facile per chi non è addentro alla materia: in inglese si dice, infatti, nitrogen.

 

Cosa dite? Che il traduttore tanto ignorante in chimica poi non è, visto che il simbolo è N, abbreviazione di nitrogeno? Avete ragione, ma per quanto ci riguarda può anche essere uno scienziato da Nobel in chimica, resta però un ignorante in italiano, la "materia" che trattiamo in questo sito.

 

Se vi manca la storia, obbligatoria in ogni nostro articolo, eccola: hanno fatto tutto i francesi (quante ne combinano.., scherziamo...), e se vi parrà intricata sappiate che ve la siete cercata.

 

Nel 1779 il francese Antoine-Laurent de Lavoisier, eminente scienziato, individuò l'azoto, dopo aver fatto lo stesso l'anno precedente con l'ossigeno e anticipando di un anno l'idrogeno, e per tutti e tre inventò dei nomi derivandoli dal greco, con a-zotos che sta per "senza vita" o "che priva della vita".

 

Per la diffusione dei nomi dovette, però, burocraticamente attendere che il suo potente "collega" Louis-Bernard Guyton-Morveau, avvocato generale presso il Parlamento di Digione, chimico ed aspirante (e tale restò) grande scienziato, pubblicasse una "memoria" al riguardo, "Mémoire sur les dénominations chimiques, la nécessité d'en perfectionner le système et les règles pour y parvenir", prendendosi la primogenitura di diverse cose, tra cui del nome azoto. Come direbbe Concato, "non è cambiato niente da allora".

 

Nel 1790 Jean-Antoine Chaptal, che va da sé non era grande amico di Antoine-Laurent né ammiratore del regolamentatore Louis-Bernard, capì effettivamente come era costituito l'azoto, e per sottolineare questa vera primogenitura rispetto al connazionale "apripista", e fregandosene del burocrate aspirante scienziato, ne cambiò anche il nome in nitrogeno (dove “nitro”-“gen” vuol dire “genitore” del “nitron”, l’antico nome del nitrato di potassio).

 

Il pasticcio fu così presto cotto e servito: gli italiani e gli stessi francesi continuarono a chiamarlo azoto, inglesi, spagnoli e molti altri presero a chiamarlo nitrogeno, mentre i tedeschi, se mai vi dovesse interessare, restarono affezionati alla loro veccha denominazione popolare Stickstoff, cioè "materiale che soffoca" (preferibilmente le fiamme).

 

Comunque, se in questa girandola di nomi non fosse ancora più che chiaro: nitrogeno è e resta un errore, perché in italiano si dice azoto.


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