Columbia è certamente un nome ricorrente per città, province, e quant'altro, in particolare negli Stati Uniti d'America e in Canada. Questo confonde molti anglofoni - e non solo - ma va però precisato che in inglese, come d'altronde in italiano e spagnolo, lo stato sudamericano si chiama Colombia.

L'errore di chiamarla Columbia, definito frustrante dallo stato colombiano, dilaga oramai da tempo soprattutto nel Nord America, e come tutte le cose che riguardano questa zona del mondo sta rapidamente attecchendo anche nel resto del pianeta e quindi da noi in Italia.

La goccia che ad un certo punto ha fatto traboccare il vaso è stata una campagna d'affissione, negli Stati Uniti d'America, di una primaria azienda tedesca di abbigliamento sportivo. Questa ditta sponsorizzava, per la Coppa America del Centenario (2016), la nazionale di calcio della Colombia. Ma va sottolineato come sul manifesto campeggiasse la scritta "Columbia", assolutamente dominante su Cuadrado e compagni, e non ci fosse proprio traccia della parola Colombia. A poco servì la spiegazione del fornitore di avere già da diversi mesi una linea di scarpe chiamata (legittimamente) "Columbia", anzi proprio questo sembrò un'aggravante agli occhi dei colombiani.

Per fermare questo andazzo ("frustrante malcostume") il governo colombiano pensò, quindi, allo sviluppo di un'ampia e capillare campagna di informazione nel Nord America, "It's Colombia, not Columbia". Una campagna, va detto, sviluppata in maniera simpatica.

Un errore, comunque, che resta grave in assoluto, e lo diventa particolarmente quando viene commesso da italiani, visto che la nazione prende il nome dal "nostro" Cristoforo Colombo.

Se poi, com'è successo, dobbiamo sentirla chiamare "Columbia" proprio da un'inviata in Colombia di un nostro TG...