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Donne - Architetta...
Si dice l'architetta, "lo" architetto o "la" architetto?
Qui sono state anche le stesse donne del settore a fare chiarezza, con una decisione che si è sviluppata apparentemente in contraddizione alla premessa di questa sezione. Infatti, dopo molte riunioni e prese di posizione di associazioni di categoria, nel 2017, grazie a una delibera approvata dal consiglio dell’Ordine degli Architetti di Bergamo, è stato autorizzato il timbro professionale con la dicitura di “architetta“, al femminile accanto alla forma al maschile, fino ad allora l'unica ufficialmente ammessa.
Tutto a posto, allora? Veramente no, perché dopo aver lottato per far ammettere la voce al femminile la maggior parte delle architette ha continuato a preferire la forma al maschile. Quasi: il femminile è mio e me lo gestisco io.
Risposta.
Forma corretta: architetta, come prevede la lingua italiana (al di là dell'ordine degli architetti).
Forma errata ma parzialmente accettabile: "lo" architetto, appellativo entrato ormai un po' nell'uso comune, ma adoperiamolo solamente se è la donna in questione a preferirlo, pur sempre conspavoli che la forma è corretta esclusivamente se la si intende come definizione generica del lavoro, ma è errata come titolo. Insistendo passereste però magari per maestrini, saccenti, rompiscatole e, se uomini, anche maschilisti, perdendo magari l'attenzione e, eventualmente, anche le simpatie dell'interlocutrice.
Forma assolutamente errata: "la" architetto, articolo femminile, sostantivo maschile, è invece un errore comunque lo si guardi. © 2020 - Tutti i diritti riservati - Singoli collegamenti ipertestuali o citazioni sono permessi solo riportando la fonte Cercom.com - Donne Pagina letta 11742 volte |